Saranno esposti per la prima volta
in un'unica sede i nove busti in bronzo di Michelangelo
Buonarroti attribuiti a Daniele da Volterra (1509-1566) suo
allievo e amico grazie alla mostra 'Michelangelo: l'effigie in
bronzo di Daniele da Volterra, che si aprirà domani, 15
febbraio, alla Galleria dell'Accademia di Firenze.
Insieme alle tre opere già conservate nella Galleria, e anche
al Bargello e a Casa Buonarroti, ci saranno prestiti da vari
musei, anche internazionali, tra cui il Louvre e il Musée
Jacquemart-André a Parigi. In occasione della mostra le opere
sono state sottoposte ad una campagna di analisi dei materiali,
sia classiche sia con strumenti di ultima generazione. Ogni
testa è stata digitalizzata e stampata in 3d, in resina, in
scala 1:1 con l'intervento di Factum foundation for digital
technology in conservation, organizzazione no-profit spagnola
specializzata nell'utilizzo delle nuove tecnologie per la
conservazione del patrimonio culturale.
La rassegna e la ricerca scientifica ad essa collegata
saranno al centro di una giornata di studio, il 21 febbraio.
Scopo della mostra, che rimarrà aperta fino al 19 giugno, è di
produrre il primo catalogo scientifico delle effigi in bronzo
attribuite a Daniele da Volterra dove confluiranno le ricerche
finora eseguite e i risultati delle indagini diagnostiche.
"Questa esposizione - spiega Cecilie Hollberg, direttore della
Galleria - nasce dall'esigenza di dare un contributo scientifico
rispetto al complesso rapporto tra originali e derivazioni. E'
una mostra unica e inconsueta che ha l'obiettivo di rispondere a
quesiti ancora aperti grazie all'utilizzo di strumenti altamente
tecnologici e innovativi. Punto di partenza di questo progetto
epocale su Michelangelo Buonarroti e il suo allievo Daniele da
Volterra, è stato il riordino e il restauro del busto conservato
nel nostro museo nel 2017".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA