(ANSA) - FIRENZE, 02 MAG - Entra nella collezione degli
Uffizi un raro busto di gentildonna dello scultore ottocentesco
toscano Giacomo Giovanni Papini. L'opera è stata acquistata
dallo Stato per il museo e arricchirà la raccolta di sculture
della Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti. L'opera è
firmata e datata 'G G Papini 1875' ed è uno dei pochi esemplari
noti della limitata produzione di Papini, notevole figura di
artista molto affermato in ambito nazionale e internazionale al
suo tempo, ma purtroppo, in seguito alla sua morte, spiega il
museo, "non sufficientemente valorizzato dalla storiografia
ufficiale" mentre "testimonianza del notevole successo e
riconoscimento internazionale riscosso dalla sua produzione
artistica, è la sua presenza all'Esposizione Universale di
Parigi del 1878". E' in tale contesto che viene esposta la sua
statua in gesso di Cleopatra vestita da Venere o da Iside "che
va incontro ad Antonio, console romano, onde scolparsi ed
innamorarlo, al prezzo di 27.000 lire, somma all'epoca assai
rilevante, per l'esecuzione in marmo dell'opera". Tuttavia,
nonostante la notorietà e i riconoscimenti ufficiali, dopo la
sua scomparsa la figura di Papini fu relegata ai margini della
vita artistica italiana.
L'opera è in ottimo stato di conservazione e rivela una
pregevole e minuziosa esecuzione in particolare nei dettagli
dell'abito. Papini, sempre una nota del museo, "in questo marmo,
si rivela anche acuto osservatore del vero naturale, con esiti
notevolissimi, grazie all'influenza dalle ricerche promosse in
quegli anni dal brillante e spregiudicato artista fiorentino
Adriano Cecioni. Come lui, infatti, Papini si dimostra
interessato all'espressione delle più intime sfumature
dell'animo dei suoi personaggi, delle loro più nascoste
inquietudini, e nella Gentildonna si spinge fino a suggerire,
nell'accenno di sorriso appena visibile sulle sue labbra, un
lieve spunto caricaturale, che rievoca l'aria civettuola della
vibrante". (ANSA).