Una tomba romana destinata al rito
della cremazione dei defunti è stata trovata a Marcialla, nel
territorio di Barberino Tavarnelle (Firenze), nel territorio del
Chianti. Il ritrovamento è avvenuto durante i lavori di
realizzazione dei sottoservizi a cura di Publiacqua.
Due al momento le ipotesi, spiega una nota, sulle quali sono
partite le ricerche e le indagini archeologiche a cura degli
esperti della Soprintendenza per i Beni archeologici della
Toscana: il ritrovamento potrebbe essere attribuito ad una delle
due pratiche funerarie del mondo romano in età imperiale, ovvero
il bustum o l'ustrinum. "Le pratiche più diffuse nell'antica
Roma erano la cremazione e l'inumazione - spiega il funzionario
della Soprintendenza Michele Bueno .- Vi erano due tipi di
cremazione: il bustum che corrispondeva alla fossa di sepoltura
diretta, in situ, caratterizzata dalla presenza di pire di legno
dove venivano bruciati i corpi e lasciati in quel luogo, l'altro
l'ustrinum, che sembrerebbe corrispondere al nostro caso,
scaturisce dalla deposizione secondaria, ovvero una tomba di
dimensioni minori atta ad accogliere una selezione delle ceneri,
caratterizzata dalla presenza di tracce di concottatura".
All'interno della tomba di Marcialla sono stati rinvenuti anche
una moneta di età medio imperiale e alcuni frammenti ceramici.
La tomba di medie dimensioni (un metro per tre) è perimetrata da
un muretto di ciottoli, dalla presenza di un supporto murario di
contenimento. Per il sindaco di Barberino Tavarnelle David
Baroncelli "la scoperta della tomba romana costituisce un
tassello di alto profilo storico che definisce il quadro degli
insediamenti che si spingono fino all'età imperiale, e
stabilisce una logica di continuità nell'età romana di cui fino
ad oggi mancava una concreta attestazione, i reperti rinvenuti
andranno ad arricchire il patrimonio dell'antiquarium di
Sant'Appiano".
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