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Israel Galván e il suo flamenco in prima a Firenze

Israel Galván e il suo flamenco in prima a Firenze

Debutta a Pergola sua versione El Amor Brujo e Sagra Primavera

FIRENZE, 05 novembre 2022, 12:50

Redazione ANSA

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Israel Galván, il più importante interprete di flamenco, debutta in prima nazionale al Teatro della Pergola di Firenze il 9 nomembre (repliche fino al 12 novembre) con un programma che prevede, nella stessa serata, El Amor Brujo, sua versione del classico di Manuel de Falla, e La Sagra della Primavera di Igor Stravinsky. Entrambe le composizioni sono eseguite dal vivo al pianoforte da Daria van den Bercken, Gerard Bouwhuis e El Amor Brujo anche dalla mezzosoprano Barbara Kozelj. La produzione è di Israel Galván Company, in coproduzione con, tra gli altri, il Théâtre de la Ville di Parigi e il Teatro della Toscana. Coreografo e bailaor, Galván si distingue per proporre un proprio linguaggio espressivo, come ballerino e creatore scenico. Un linguaggio fino a oggi sconosciuto nel ballo flamenco, basato su frammentazioni, mescolanze e somme di gesti. "Presenterò per la prima volta - spiega - uno spettacolo che desideravo realizzare da tempo: un doppio programma di due capolavori del XX secolo.
    O, per meglio dire, due opere che alla prima esecuzione furono un vero disastro e che ora sono considerate dei capolavori. Ho sempre desiderato danzare questi due maestri nella stessa serata. È nota l'amicizia dei due e l'ammirazione che avevano l'uno per l'altro. De Falla era presente alla prima de La Sacre, si dedicarono partiture a vicenda e si scambiarono i ritratti che Picasso dipinse. Igor Stravinsky (che ammirava il canto andaluso) disse del flamenco che è essenzialmente un'arte compositiva classica. De Falla si nutrì dell'ispirazione popolare del flamenco e dell'audacia modernista. Il modello di appropriazione culturale che De Falla citava nei suoi scritti era in qualche modo russo, compreso il 'primitivismo' di Stravinskij in musiche come Il rito della primavera. De Falla era un compositore forse meno 'terreno'. Tuttavia, ha sottolineato le radici 'primitive' e 'orientali' del flamenco".
    "Stravinsky - conclude - è stato un maestro per me nel flamenco grazie al suo ritmo percussivo e la coreografia di Nijinsky con i colpi a terra hanno sempre ispirato il mio lavoro".
   

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