(ANSA) - FIRENZE, 01 FEB - Dopo più di 15 anni di assenza,
Andrea Jonasson torna al Teatro della Pergola. L' attrice,
vedova e musa ispiratrice di Giorgio Strehler, è la protagonista
di Spettri di Henrik Ibsen, in scena dal 7 al 12 febbraio nella
nuova versione adattata da Fausto Paravidino e diretta da Rimas
Tuminas.
Andrea Jonasson emoziona nel ruolo di Helene Alving, che
abita un'allucinata campagna norvegese, resa grigia e stagnante,
come l'animo di tutti i personaggi, da una pioggia battente; un
luogo in cui il sole arriva inutilmente, sempre troppo tardi.
Siamo in una dimensione onirica, come se Helene, visitata
costantemente dai suoi spettri, si spiega in una nota,
continuasse a rivivere - anni dopo i fatti narrati da Ibsen -
gli stessi nodi, gli stessi contrasti: quelli minacciosi che per
gran parte dell'esistenza ha nascosto, negato, soffocando i
propri sentimenti in nome di un perbenismo di facciata. Ma, in
un frantumarsi di illusioni, il suo sacrificio non vale a
salvare nemmeno la felicità del suo unico figlio, Osvald,
interpretato da Gianluca Merolli. "I 'fantasmi' - afferma il
regista Rimas Tuminas - sono illusioni che le persone
costruiscono a partire dalle proprie debolezze, glorifichiamo le
nostre paure e lodiamo le effigi dei nostri carnefici. I
'fantasmi' sono le menzogne che adottiamo e che trasmettiamo ai
nostri figli. Questo spettacolo è una storia di liberazione dai
fantasmi che ci inseguono" (ANSA).