"E' la storia di una sirena che dal
mare, e ora anche da terra, veglia sulla sua costa, su Sorrento
e sui suoi abitanti". Ozmo spiega così il senso della nuova
opera donata alla città. In una stradina di Marina Grande lo
street artist ha lasciato il suo segno, la grande Sirena
Parthenope ritratta mentre osserva una perla splendente tra le
valve di una grande conchiglia.
"Rappresentazione della bellezza rara e della resilienza di
una città nata su una scogliera che, nei secoli, ha saputo
trasformarsi e rinnovarsi, preservando la propria identità, la
perla si fa soprattutto simbolo di protezione", ha spiegato.
Per questo nuovo intervento pubblico Ozmo dice di essersi
ispirato all'antico legame tra Ulisse e le acque che bagnano la
costiera. "Protagonista è la Sirena della mitologia greca che,
in vesti, nomi e leggende differenti, è omaggiata da secoli in
tutto il territorio campano - ha detto ancora -. Nella
tradizione omerica proprio nelle acque che bagnano la Costiera
le sirene incantavano i naviganti con la dolcezza del loro
canto. Posata e serena, la mia Parthenope sembra aver trovato
pace vicino al mare e, in armonia con ciò che la circonda".
L'artista di Pontedera - che vive e lavora a Parigi ed è
famoso per le sue incursioni in Italia e all'estero centrate sul
dialogo, l'inclusione e su tematiche ecologiste e politiche
legate all'attualità - dice di essere tornato con grande
entusiasmo dopo molti anni nel Golfo di Napoli. "Ho ritrovato
l'emozione di lavorare in questi luoghi magici. Sorrento mi ha
ispirato una sirena che rispetta la tradizione pur parlando la
lingua del contemporaneo. Spero che quest'opera verrà apprezzata
da generazioni diverse, trasmettendo a visitatori e locali il
valore del mito, parte integrante del patrimonio italiano e
della cultura mediterranea".
L'opera si aggiunge ai lavori del progetto About Sorrento, il
percorso urbano di arte contemporanea avviato dal 2018 da una
galleria d' arte sorrentina con il supporto dell'
amministrazione comunale.
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