(ANSA) - FIRENZE, 23 MAR - Una tradizione secolare tramandata
dalle confraternite, che profuma di bosso, arbusto usato per
costruire la quinta, alta sette metri, che rappresenta il monte
Calvario. E' la processione pasquale di Radicofani, borgo
medievale del Senese. La manifestazione inizia il giovedì santo:
nella chiesa di San Pietro si svolge una rappresentazione
simbolica dell'ultima cena, con i 12 rappresentanti delle
confraternite di Misericordia e Santissimo Sacramento e quella
di Sant'Agata, che impersonano con le loro vesti storiche gli
apostoli di Gesù. Segue poi la processione 'buia': gli Scalzi
incappucciati portano una massiccia croce e seguiti dagli
apostoli, percorrono in preghiera le vie del paese.
Il pomeriggio del venerdì santo, nella chiesa di Sant'Agata,
iniziano le "tre ore di agonia di Gesù", una pia pratica
introdotta dai gesuiti ed effettuata a Radicofani dal 1784: tra
meditazioni, canti corali e letture sulle sette parole che Gesù
disse dalla croce viene chiesto perdono per i peccati di fronte
alla ricostruzione del Calvario realizzata con il bosso
intrecciato, con sopra le tre croci e tutta illuminata. Viene
poi celebrata la messa a cui segue la processione pasquale: il
lunghissimo corteo sacro è accompagnato dalla banda musicale,
con le vie del centro illuminate dal fuoco delle torce. Gli
Scalzi incappucciati portano la croce e i lampioni, le
confraternite i propri stendardi, la statua di Gesù morto e
della Maria addolorata. Il parroco e tutta la popolazione a
seguito, prega e recita le stazioni della via Crucis. La
processione termina nella chiesa di sant'Agata, dove davanti al
Calvario illuminato, i membri delle confraternite compiono a
turno l'adorazione alla statua di Gesù morto, mentre il coro
intona il miserere. Sabato pomeriggio la benedizione delle uova
pasquali. Le celebrazioni si concludono la mattina di Pasqua con
la messa.
(ANSA).