/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tentano truffa a suore, denunciati

Tentano truffa a suore, denunciati

Quartetto identificato e denunciato dai carabinieri di Primiero

BOLZANO, 06 aprile 2019, 10:18

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Tentano di truffare le suore di Primiero San Martino di Castrozza, ma il quartetto viene identificato dai carabinieri e denunciati.
    Lo scorso dicembre, una banda di quattro persone, con base in Piemonte, contattava telefonicamente il Monastero della Clarisse Cappuccine col chiaro intento di raggirare le religiose e di carpire fraudolentemente una cospicua somma di denaro.
    Fortunatamente la malcapitata suora, dopo una serie di pressanti telefonate, ha capito che qualcosa non quadrava e ha contattato i carabinieri della locale stazione. I truffatori, simulando l'appartenenza al Comune di Primiero San Martino di Castrozza e ad una fantomatica banca, con la scusa di un intoppo burocratico legato ad un contributo economico edilizio, inerente a dei lavori di ristrutturazione del convento, hanno tentato di farsi accreditare cinquemila euro su due carte poste pay intestate a due dei componenti della banda, ma sono stati bloccati e denunciati.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza