(ANSA) - TRENTO, 26 OTT - La Protezione civile trentina si è ritrovata per ricordare Vaia, la tempesta che ha cambiato volto e identità alle foreste di questa terra e a molte delle sue comunità. Sotto il tendone della piazza di Piedicastello, e in serata durante la messa officiata dal vescovo Lauro Tisi, è stato il momento per riflettere, per elaborare collettivamente quella tragedia naturale e umana, che costò la vita a due persone, Michela Ramponi e Denis Magnani, e in seguito al boscaiolo Paolo Valenti, ma anche per dire "grazie" a quanti si sono prodigati per lenire le ferite della tempesta, ancora visibili e riassunte in un video, le cui drammatiche immagini hanno aperto la commemorazione di oggi pomeriggio a Piedicastello. Un ringraziamento di cui si è fatto interprete il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.
"In quei momenti - ha affermato il presidente Fugatti - il Trentino ha saputo fare squadra, ha retto il colpo pesante ricevuto, ed ha saputo poi operare per la ricostruzione." Fugatti ha riassunto in pochi numeri quel tremendo colpo: 4 milioni di metri cubi di piante abbattute, 1700 chilometri di sentieri scomparsi, 1500 chilometri di strade forestali distrutte, un danno complessivo di 372 milioni, di cui 240 riconosciuti dal governo nazionale. "Un evento paragonabile all'alluvione del 1966 - ha detto Fugatti - che costò allora 22 vittime ma che comportò "solo" 700 mila metri cubi di legname abbattuto. Quell'evento ci insegnò tanto, il Trentino seppe anche allora reagire, ma oggi, dopo Vaia, dobbiamo dire che se non ci fossero stati gli investimenti fatti in passato il danno sarebbe stato sicuramente maggiore. È cresciuta una coscienza civica in Trentino." (ANSA).