Il controllo delle deformazioni
termiche di un oggetto non deriva esclusivamente dal materiale
usato per costruirlo, ma anche dalla geometria della sua
microstruttura, e intervenire su di essa permette di rendere un
dispositivo "insensibile" o "molto sensibile" alle variazioni di
temperatura. Lo afferma uno studio congiunto delle Università di
Trento, Cagliari e Brescia che ha conquistato la copertina della
rivista scientifica "Proceedings of the Royal Society A".
Finora si associava l'attitudine di un corpo a modificare il
proprio volume al variare della temperatura solamente al tipo di
materiale utilizzato. Con degli esperimenti condotti
all'Università di Trento su un prototipo di metamateriale, è
stato dimostrato come sia possibile controllare le deformazioni
termiche.
I risultati dello studio aprono prospettive promettenti per
la realizzazione di nuovi materiali da impiegare sia in ambiti
dove le deformazioni termiche sono un rischio sia dove tali
deformazioni sono vantaggiose.
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