C'è allarme in Trentino per il
possibile arrivo da altre regioni, e in particolare dalla
Lombardia, di proprietari di seconde case in località
turistiche, intenzionati a spostarsi per la Pasqua nonostante i
divieti in vigore. A dirlo è il presidente della Provincia
Maurizio Fugatti (Lega), che in un'intervista a Rai Radio 1,
stamane, ha sottolineato i timori in vista delle prossime
festività: "C'è già stato un andirivieni per troppo tempo - ha
detto Fugatti - ora non dovrebbe potersi più muovere nessuno, ma
dai territori ci arrivano segnali opposti, e temiamo ci siano
ancora spostamenti. Abbiamo quindi chiesto alle forze
dell'ordine di intensificare i controlli soprattutto nelle zone
più a rischio".
Il turismo, del resto, e in particolare la chiusura a
scoppio ritardato degli impianti sciistici sono gli indiziati
numero uno rispetto all'alto numero di contagi da Covid-19
registratisi in Trentino, rivelatosi decisamente sopra la media
in rapporto alla popolazione. Lo scorso 8 marzo, infatti, gli
impianti del passo del Tonale erano già stati chiusi sul
versante lombardo in conseguenza del decreto della presidenza
del Consiglio del ministri per impedire la diffusione del virus
Covid-19. Non in Trentino, dove invece si sciava regolarmente.
"In quella fase di grande frequentazione delle piste e delle
località sciistiche trentine si è manifestato un contagio
diffuso. In particolar modo partendo dagli operatori turistici:
maestri di sci, personale che lavora negli impianti di risalita
e nei luoghi di ristorazione. Questo è stato sicuramente un
problema che ha avuto ricadute importanti", ha detto nei giorni
scorsi il direttore dell'Azienda sanitaria Paolo Bordon.
Ai microfoni di Radio 1 Fugatti ha anche parlato di un
possibile alleggerimento delle attuali misure di contenimento:
"Negli ultimi 7 giorni c'è stata una stabilizzazione del
contagio. Appena la parte scientifica ci darà garanzie sulla
situazione noi vogliamo immediatamente mettere in atto la fase
2, ma non possiamo nemmeno creare false speranze. Nel giro di
2-3 giorni capiremo la reale situazione del contagio, se si
confermerà la stabilizzazione e anche il calo dei contagi faremo
delle valutazioni".
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