Quasi un'azienda trentina su due,
tra quelle gestite da giovani imprenditori, è a rischio di
chiusura a causa della crisi economica causata dalla pandemia.
Il dato emerge da una ricerca effettuata, su un campione di 250
aziende gestite da persone con meno di 42 anni, da parte dei
Giovani imprenditori (Git) di Confcommercio del Trentino.
L'indagine ha riguardato aziende attive nei settori del
commercio, turismo e attività di servizio.
Le imprese colpite dalla crisi sono la quasi totalità (87,3% del
campione), con un'intensità che, nel 93,4% dei casi, è maggiore
rispetto a quella del 2008. Il 46,7% degli intervistati ha detto
di non avere le risorse per rispondere alla crisi, mentre il 90%
giudica insufficienti le misure istituzionali per favorire il
rilancio.
"Il settore più colpito è quello del turismo, seguito dalle
attività di ristorazione. Molti imprenditori ammettono una
grande sfiducia nelle istituzioni", ha detto il presidente del
Git Paolo Zanolli. Tra gli interventi richiesti dagli
imprenditori vi sono piani di investimento, buoni spesa per le
famiglie, accesso al credito, semplificazione e dilazione di
imposte e bollette.
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