(ANSA) - TRENTO, 22 MAG - Otto persone, tra cui un dirigente della Provincia autonoma di Trento, sono indagate a vario titolo dalla Procura di Trento. L'accusa, in mano al procuratore capo Sandro Raimondi e ai pm Alessandra Liverani e Davide Ognibene, è di traffico illecito di rifiuti e abuso d'ufficio. Le indagini, avviate dopo il sequestro da parte del Noe dei carabinieri con gli ispettori dell'Appa di Trento di una discarica di 200.000 tonnellate di rifiuti costituiti da limi, che il gruppo Adige Bitumi aveva realizzato a Mezzocorona, sono terminate in questi giorni, e riguardano anche figure apicali del Comune di Mezzocorona, oltre che alcuni amministratori del gruppo Adige Bitumi.
Secondo le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia e condotta dal Noe di Trento, la Provincia ed il Comune di Mezzocorona sarebbero stati a conoscenza sin dal 2009 della discarica, creata abusivamente, sostengono gli inquirenti.
I dirigenti delle due amministrazioni interessate, invece di effettuare le previste attività di controllo e informare la Procura, avrebbero rilasciato arbitrariamente differenti provvedimenti in deroga alle stringenti normative di carattere ambientale, permettendo in questo modo all'azienda - sostengono gli inquirenti - di decuplicare il corpo della discarica.
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