Arriverà - questa la previsione -
con la busta paga di giugno il bonus sanità per il personale
sanitario impegnato in prima linea nell'emergenza coronavirus.
La bozza delle delibera che la Giunta provinciale ha inviato
alle organizzazioni sindacali di categoria nella giornata di
sabato vede l'assegnazione di una indennità aggiuntiva agli
operatori sanitari che sono stati in prima linea nel periodo
dell'emergenza Covid-19.
"La proposta è quella di calcolare l'indennità sulla base
delle ore effettuate, dando un riconoscimento indistintamente a
tutte le figure sanitarie che si sono impegnante in questo
periodo, un giusto riconoscimento non solo per gli operatori
dell'Azienda Sanitaria (medici, infermieri, professioni
sanitarie, personale ausiliario e operatori socio sanitari) e
per il personale sanitario e socio sanitario in servizio presso
le Rsa gestite dalle Apsp e per quello impegnato sul
territorio", spiega l'assessore alla salute Stefania Segnana.
Critici i sindacati, come la Funzione pubblica della Cgil del
Trentino che, con una nota del segretario generale, Luigi
Diaspro, parlano di "troppe opacità sull'indennità Covid" e
sostengono che "con Fugatti l'autonomia arretra rispetto a
Toscana, Emilia, Liguria, Umbria e Veneto: niente risorse e
azzerato il confronto". Secondo Diaspro, "Nelle premesse di
parla di 6-10 euro l'ora, nel deliberato invece è scritto 5. Se
parliamo comunque di 5 euro lordi, al netto si arriva a 3
scarsi. Ecco quanto vale, per Fugatti, il lavoro degli 'eroi'",
prosegue il sindacalista.
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