Hanno firmato un contratto di lavoro che rispettava i parametri fissati da quello collettivo provinciale di categoria ma a loro sono stati riservati turni e salario non conformi nonché condizioni di alloggio assolutamente indecorose. È questa la situazione in cui si sono venuti a trovare, nello scorso autunno, 8 stranieri occupati nell'attività di raccolta delle mele in Val di Non. Lo hanno stabilito i carabinieri della Compagnia di Cles nel corso di un'inchiesta condotta in collaborazione con personale dell'ufficio lavoro della Provincia autonoma di Trento e conclusasi con la denuncia all'autorità giudiziaria per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di un imprenditore locale. L'uomo è stato anche multato per 4.000 euro poiché non aveva assicurato due dipendenti.
Carabinieri ed ispettori del lavoro hanno inoltre riscontrato che l'imprenditore riconosceva ai suoi operai un numero di giorni/lavoro inferiore a quello reale e, sistematicamente, un ridotto numero di ore (6 anziché 9). Agli 8 stranieri, persone in regola con il permesso di soggiorno, offriva inoltre alloggi degradanti ospitandoli all'interno di un garage normalmente usato come deposito di attrezzi e parcheggio di mezzi agricoli, uno stanzone fatiscente, senza pavimento e non riscaldato, in cui erano stati collocati 13 posti letto, allestiti con materassi e coperte logori.
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