I cittadini si rivolgono al
Difensore civico della provincia di Trento per procedimenti
amministrativi o questioni riguardanti l'assistenza sanitaria,
l'edilizia abitativa, l'urbanistica, il fisco, le politiche
socio assistenziali. E' quanto emerge dalla relazione
sull'attività del 2019 della Difensore civico Gianna Morandi.
"I casi trattati ineriscono alla materia del procedimento
amministrativo, ivi compreso l'accesso agli atti e i relativi
ricorsi al difensore civico a fronte dei dinieghi delle
amministrazioni, all'anticorruzione, al conflitto di interessi,
alla trasparenza e ai connessi obblighi di pubblicazione degli
atti", riporta Morandi, rilevando un contesto normativo
farraginoso e "situazioni di incertezza giuridica".
Nel 2019 l'ufficio del Difensore civico, istituzione
incardinata presso il Consiglio provinciale di Trento, ha aperto
750 fascicoli, di cui 73% per informazioni, 19,5% con esito
favorevole, 3,7% con esito negativo e 3,3% archiviati per
mancata risposta. Sono ancora svincolati dall'adesione alla
difesa civica 32 Comuni del Trentino e una Comunità di valle.
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