"La legge provinciale che prevede
la chiusura dei punti vendita nelle domeniche e nei giorni
festivi rappresenta un grave danno economico per le imprese, un
disservizio per i consumatori e un forte freno alla ripresa per
il territorio". Così, in una nota unitaria, Confcommercio,
Confesercenti del Trentino, Federdistribuzione, Ancc-Coop,
Ancd-Conad, cioè le associazioni del commercio maggiormente
rappresentative della Provincia, che hanno presentato un esposto
alla presidenza del Consiglio dei ministri, affinchè
quest'ultima promuova la questione della legittimità
costituzionale della norma trentina dinanzi alla Corte
Costituzionale. La materia relativa agli orari di apertura dei
negozi è infatti attinente alla promozione e tutela della
concorrenza, e in quanto tale di pertinenza statale.
"È inconcepibile come una simile iniziativa sia presa in un
momento di così grave difficoltà per l'economia del territorio e
per il commercio. Siamo di fronte a un quadro estremamente
allarmante per quanto riguarda i consumi, con cali prevedibili
nel 2020 per i prodotti non alimentari del 35%. Se a questo
aggiungiamo l'effetto delle chiusure domenicali e festive nei
soli 6 mesi finali del 2020 possiamo stimare una riduzione dei
consumi pari a 150 milioni, oltre a rischi occupazionali per
oltre 2000 persone e centinaia di negozi che potrebbero cessare
l'attività", scrivono le associazioni.
Per le associazioni, inoltre, "Risulta incomprensibile la
suddivisione del Trentino in comuni ad alta intensità turistica,
con la penalizzazione di Trento, di Rovereto e di molti altri
comuni. E' stato dichiarato, anche in occasione del dibattito
sulla riforma della promozione turistica, che il turista non
riconosce confini amministrativi: quindi, coerentemente, tutto
il territorio del Trentino andrebbe confermato a valenza
turistica. Sotto l'aspetto del metodo, ci corre l'obbligo di
chiedere un maggior ascolto da parte degli amministratori
provinciali. Non ci pare produttivo chiudere la porta ad ogni
ragionamento rimandando il tutto ad una verifica successiva".
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