Nell'edizione estiva del Barometro
Ipl, l'Istituto promozione lavoratori ha chiesto alle
lavoratrici e ai lavoratori in Alto Adige un giudizio sulle
disparità economiche, sulle sue le cause e le potenziali linee
di intervento per arginare il fenomeno. L'81% degli intervistati
giudica personalmente il divario tra ricchi e poveri in Alto
Adige. Per il 31% il divario è "molto grande", "abbastanza
grande". Dalle interviste degli anni precedenti erano emersi
valori anche più alti. Tuttavia, nel periodo 2015-2020 non si
delinea nessun trend chiaramente positivo, precisa Ipl.
Come causa principale del divario tra poveri e ricchi il 29%
dei lavoratori dipendenti altoatesini identifica le politiche
locali e nazionali. Evidentemente molti sono dell'avviso che le
politiche economiche considerino troppo poco aspetti di
giustizia sociale. Il 26% vede in una politica salariale
sbagliata il motivo di disparità. Il 21% dice che il sistema
fiscale attuale favorisce il crescente divario economico della
società piuttosto che attenuarlo.
Per quanto riguarda le linee di intervento per contrastare le
disparità, la più richiesta dalle lavoratrici e dai lavoratori
dipendenti è la garanzia di una solida istruzione di base e di
una formazione permanente (il 71% degli intervistati giudica
questa misura come "molto efficace"). Segue la richiesta di una
più forte partecipazione delle donne nei processi decisionali
(68%). La creazione di posti di lavoro di buona qualità viene
invece auspicata dal 54%. Un sistema fiscale progressivo in
combinazione con trasferimenti sociali viene visto di buon
favore dal 50% degli intervistati.
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