"Chi è venuto e rimasto a
Vipiteno, è arrivato con l'intenzione di costruire qualcosa,
oppure per la necessità di mantenere una famiglia": è una delle
testimonianze che meglio racconta il libro "Vipitenesi. Storia
di una comunità dalle origini al dopoguerra", frutto di un
progetto nato nel 2017, su iniziativa di Ciro Coppola e Giulio
Todesco, con una raccolta di fotografie che raccontano lo
sviluppo della comunità italiana vipitenese a partire dal primo
dopoguerra sino agli anni cinquanta.
Il volume, pubblicato per iniziativa del Comitato educazione
permanente di Vipiteno, è stato curato da Caterina Fantoni,
insegnante e studiosa che vive a Modena, ma originaria della
cittadina dell'Alta Val d'Isarco. Il risultato è un lavoro
articolato che, accanto alla contestualizzazione storica,
propone le testimonianze di chi ha memoria diretta o conserva le
tracce delle origini della comunità italiana a Vipiteno. Il
libro, 300 pagine, è corredato da numerose immagini d'epoca
raccolte tra i vipitenesi che hanno anche dato vgita ad un
archivio fotografico digitale con oltre 1.700 foto. Vengono
pubblicate, anche le schede biografiche di oltre 130 famiglie
italiane arrivate e stabilitesi a Vipiteno tra la fine
dell'Ottocento ed il 1955.
"Ciò che accomuna tutti loro - spiega Caterina Fantoni - non è
tanto l'appartenenza a un gruppo linguistico o a un altro: non è
il senso di appartenenza alla 'comunità italiana', quanto
piuttosto un passato analogo. Un passato in cui tanti di quelli
che arrivavano a Vipiteno spesso facevano un salto nel vuoto,
nell'esperienza comune di chi, superate due guerre, ha fatto
ogni sforzo possibile per garantire ai propri figli una vita
agiata".
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