(ANSA) - TRENTO, 13 OTT - Al 31 dicembre 2019 le persone detenute nella Casa circondariale di Spini di Gardolo erano 336, dato in crescita rispetto a quello registrato a fine 2018 (290) a causa della rivolta di dicembre e del conseguente massiccio trasferimento di detenuti coinvolti. Lo ha reso noto la Garante dei diritti dei detenuti, Antonia Menghini, che oggi ha presentato in conferenza stampa la sua relazione sull'attività del 2019.
Su questi numeri ha considerevolmente inciso, da ultimo, l'emergenza covid ed i conseguenti provvedimenti adottati dal governo, così come poi dalla stessa Magistratura di sorveglianza e che hanno portato nella Casa circondariale di Spini di Gardolo le presenze a 272 al 31 maggio, per poi risalire fino alle attuali 303 (di cui 283 uomini e 20 donne).
La Garante ha dato conto delle sue visite in istituto (60) e dei colloqui svolti con le persone detenute (454), della conseguente attività istruttoria e dei rapporti con i diversi interlocutori istituzionali, delle numerose attività di sensibilizzazione sul tema carcere, delle progettualità seguite, oltre che dei rilevanti impegni sul versante dei rapporti con il Garante nazionale e con la Conferenza dei Garanti territoriali.
Menghini ha infine sottolineato le problematicità relative alla Casa circondariale di Spini, in particolare quella relativa al personale gravemente sotto organico dell'area educativa e della polizia penitenziaria (soprattutto, in questo caso, con riferimento alle figure degli ispettori) e quella connessa al rilevante numero delle presenze in struttura con riferimento, nello specifico, ai detenuti protetti che attualmente occupano 2 delle 9 sezioni e sono 101 su complessivi 303. La Garante ha sottolineato lo sforzo, anche di risorse, messo in campo dalla Provincia per la riorganizzazione della sanità in carcere che fornisce oggi un servizio 24 h su 24. Una parte rilevante della relazione è stata infine dedicata al tema del lavoro e alla necessità di investire su questo fronte. Infine, la Garante ha evidenziato che il 2019 è terminato senza che la realtà di Spini di Gardolo registrasse suicidi. Tuttavia, nel 2019, si è avuto un aumento degli atti di autolesionismo e dei tentativi di suicidio. (ANSA).