Trento rinuncerà al tradizionale
Mercatino di Natale. Impossibile, secondo i pareri giuridici
chiesti dalla Giunta comunale, rispettare i paletti fissati dal
nuovo Dpcm di palazzo Chigi. Quindi la 27/a edizione, il cui
inizio era previsto per il 21 novembre, ha detto il sindaco
Franco Ianeselli, probabilmente non si farà.
È infatti evidente come sia troppo alto il rischio di
contagio dato dagli inevitabili assembramenti, visto il numero
di visitatori che normalmente visitano le casette di piazza
Fiera da fine novembre ai primi di gennaio. Vi è poi la
situazione generale, con la crescita dei contagi in tutta
Italia. È quindi anche per senso di responsabilità che la Giunta
comunale ha valutato di congelare tutto ad un mese dalla
partenza.
"Alla luce della situazione dei contagi e di quanto
contenuto nel Dpcm consideriamo che i mercatini non ci siano, al
momento tutto spinge in quella direzione. Abbiamo anche detto
che teniamo al Natale di comunità, quindi potremmo pensare ad
altre forme, ma che non ci possano essere i mercatini come è
stato negli anni scorsi mi pare ovvio. Al momento ci sembra
improbabile che si possano tenere", commenta il sindaco Franco
Ianeselli.
Sui contenuti del Dpcm e sulla possibilità di applicare
provvedimenti restrittivi, il sindaco, che ha già emesso
un'ordinanza che vieta il consumo di bevande fuori dai locali
dopo le 22, annuncia possibili estensioni: "C'è già un'ordinanza
sul divieto di consumare bevande in una zona della città e verrà
sicuramente estesa. Domani dovremo decidere se estenderla solo
alla zona a traffico limitato oppure sull'intero territorio
comunale".
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