Individuati e denunciati dalla
Polizia locale delle Giudicarie una decina di iscritti di un
gruppo 'Whatsapp' che si avvertivano reciprocamente circa la
posizione e gli spostamenti delle forze dell'ordine con messaggi
di testo ed audio.
"Merda in vista", questo il nome del gruppo esistente dal
2015 e formato da 256 iscritti. I denunciati all'autorità
giudiziaria, per lo più residenti in val Rendena, sono accusati
di interruzione di pubblico servizio e diffamazione; la
posizione di un altro centinaio di persone, ritenute le più
attive, verrà vagliata dal magistrato.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, i messaggi,
circa mille all'anno, che si scambiavano gli iscritti della chat
residenti soprattutto nella zona tra Tione a Pinzolo,
contenevano frasi offensive verso gli organi di polizia ed erano
finalizzati a segnalare la presenza di pattuglie di carabinieri,
guardia di finanza e polizia locale o ad escludere la loro
presenza.
Gli episodi analizzati dagli investigatori non si riferiscono
solo alla segnalazione di autovelox: le numerose richieste erano
finalizzate a scongiurare la presenza di agenti, situazione che,
se collegata al fatto che molti appartenenti al gruppo avevano
precedenti penali e di polizia (principalmente guida in stato di
ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti, spaccio e possesso
di droga), fanno ipotizzare agli investigatori la possibilità
che gli stessi chiedessero il "via libera" prima di commettere
reati anche legati al mondo della droga.
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