Dolomiti Superski rimane fiducioso
di poter mettere in moto i propri impianti di risalita entro il
15 febbraio. "L'approvazione da parte del Cts del protocollo di
funzionamento degli impianti di risalita, e la validazione dello
stesso da parte della Conferenza delle Regioni", spiega Marco
Pappalardo, direttore marketing del carosello sciistico più
grande al mondo, "rappresentano un passo importantissimo che
consente finalmente di dare certezze e di intravedere la luce in
fondo al tunnel."
"Sulle Dolomiti, l'intera filiera turistica era pronta a
partire, sia a dicembre, che dopo l'Epifania e tanto più il 18
gennaio. Purtroppo, l'evoluzione dei contagi ha reso chiaro che
non c'erano le condizioni per avere il via libera da parte del
Governo. Ne abbiamo preso atto con senso di responsabilità,
anche se con grande rammarico", così il presidente di Dolomiti
Superski, Andy Varallo. Anche l'eventualità di permettere
l'utilizzo degli impianti di risalita ai soli residenti -
paventata qualche giorno fa dalle Province Autonome di Bolzano e
Trento, "avrebbe rappresentato per tutto il settore un segnale
estremamente positivo e avrebbe consentito tra l'altro ai tanti
bambini residenti, di poter praticare una attività sportiva
all'aria aperta".
"Sento molti colleghi e operatori della filiera ancora
parecchio fiduciosi e determinati a dare comunque inizio alla
stagione, anche se molto in là come calendario", aggiunge
Varallo. "Le condizioni di innevamento naturale sono
eccezionali, le piste sono in ogni caso state preparate alla
perfezione e anche la Pasqua quest'anno cade in un periodo
favorevole in termini di calendario. Tutti questi presupposti ci
danno motivazione e ci mantengono ottimisti nei confronti di uno
svolgimento dignitoso di quanto rimane dell'inverno in corso".
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