La Giunta provinciale di Trento
ipotizza di tenere aperte le scuole dell'infanzia fino alla fine
di luglio ma i sindacati sono contrari e parlano di "un'uscita
spot per creare consenso".
Un incontro con l'assessore all'istruzione, Mirko Bisesti, e
i vertici del Dipartimento istruzione non ha appianato i
dissensi. Secondo i sindacati Flc Cgil, Cisl scuola e Satos, la
proposta della Provincia delinea "una concorrenza sleale nei
confronti dei servizi conciliativi, perché non si tratta di
apertura della scuola dell'infanzia ma di altro. Vanno costruite
soluzioni strutturali che vadano oltre quest'anno particolare
d'emergenza, in cui ricordiamo la scuola dell'infanzia è rimasta
praticamente sempre aperta". "Non c'è stato fornito - aggiungono
i sindacati - alcun dato né sulla frequenza dello scorso anno né
sulle risposte dettagliate delle famiglie al sondaggio
sull'apertura estiva. E servono risorse: ad oggi è stata messa
sul tavolo la possibilità di stanziamenti aggiuntivi per pagare
insegnanti supplenti che possano sostituire a maggio e giugno il
personale che deve godere delle ferie arretrate".
I sindacati si dicono "pronti a ragione sulla base dei dati,
di proposte coerenti con il mondo della scuola, per costruire
sperimentazioni sul territorio che guardino oltre l'emergenza".
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