Tutto esaurito al Mart di
Rovereto, per l'apertura della mostra "Picasso, de Chirico e
Dalì. Dialogo con Raffaello", che è stata inaugurata dal
presidente, Vittorio Sgarbi, dal presidente della Provincia
autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e dell'assessore
all'istruzione e cultura Mirko Bisesti. Si tratta della prima
mostra dedicata all'influenza che Raffaello Sanzio ebbe sui
maggiori protagonisti del XX secolo: Picasso, de Chirico e Dalí,
con 100 capolavori provenienti da alcuni tra i più importanti
musei internazionali, come le Gallerie degli Uffizi, il Musée
national Picasso di Parigi e la Fundació Gala-Salvador Dalí di
Figueres. "Il confronto fra quattro classici, uno dei quali è
Raffaello - che è il classico di sempre, e gli altri sono i
fondatori della modernità, anch'essi ormai classici, Picasso de
Chirico e Dalì - è un confronto importante perché indica quanto
sia stato essenziale per l'intero Novecento quello che ha fatto
Picasso, che è il Raffello del Novecento. De Chirico ha una
visione più accademica, pensando che nessuno è stato più moderno
di Raffello, anche nel Novecento. E Dalì, che è un dissacratore,
sente che non può dissacrare sé stesso, cioè il primo di tutti i
pittori, specchiandosi quasi in Raffaello", ha commentato
Vittorio Sgarbi. "Questa forse è la più significativa delle
celebrazioni del grande maestro del Rinascimento che non
appartiene al suo tempo ma a tutti i tempi nella percezione che
ne hanno Picasso, De Chirico e Dalì".
"I musei non devono più chiudere - ha aggiunto - anche
perché, con gli opportuni protocolli di sicurezza che abbiamo
posto in essere, a fronte di notevoli investimenti, si sono
dimostrati luoghi sicuri. Il Mart è un centro culturale legato
non solo a Rovereto, ma all'intero territorio e ci aiuta a
portare l'arte e la conoscenza in tutto il Trentino. Oggi è una
giornata importante e lo vediamo dalla risposta del pubblico, i
musei hanno riaperto e non torneremo più indietro", ha detto
l'assessore Bisesti.
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