Da qualche settimana la Diocesi di
Bolzano-Bressanone è diventata la prima in Italia ad aderire
all'Alleanza europea per il clima, che si occupa della riduzione
delle emissioni di gas serra dannose per il clima in Europa ma
anche del contesto globale. In tal senso la Diocesi si è mossa
con un'iniziativa concreta, il progetto "Piantare una foresta di
vita" in Uganda, per mettere a dimora 70.000 alberi.
Il progetto "Piantare una foresta di vita" promosso dalla
Chiesa altoatesina in Uganda promuove la riforestazione a Kabale
in Uganda, in un'area collinare e arida ma molto adatta alla
riforestazione. L'Ufficio missionario della Diocesi ha già
contribuito in passato a piantarvi alberi grazie alla
collaborazione del missionario laico Antonio Pizzi e del parroco
don Gaetano Batanyenda. Oggi questi alberi hanno un'influenza
positiva sul microclima: le foreste assicurano una maggiore
quantità di acqua immagazzinata nel suolo, che permette di
prevenire la sua erosione, e gli alberi sono diventati una fonte
di reddito supplementare per la popolazione locale.
Con il nuovo progetto l'Ufficio missionario e l'Ufficio per
il dialogo della Diocesi proseguono sulla strada tracciata,
puntando ad assicurare un'altra misura di compensazione di CO2:
in concreto, il terreno viene acquistato dalla parrocchia e poi
preparato per la messa a dimora di 70mila piantine (circa 4 per
mq) su una superficie di 1,6 ettari. Il progetto consente anche
di dare lavoro e un piccolo compenso ad almeno 30 persone. Un
alberello costa circa 30 centesimi, il prezzo include l'acquisto
e la preparazione del terreno così come la cura degli alberi
piantati.
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