Lavorava dallo scorso settembre in
un istituto comprensivo del Trentino, con un contratto a tempo
indeterminato, l'insegnante pugliese di 45 anni arrestata con
l'accusa di aver compiuto atti sessuali con minorenni, alcuni
dei quali con meno di 14 anni. I fatti contestati sarebbero
avvenuti tutti in Puglia.
A quanto riferito all'ANSA da Roberto Ceccato, dirigente del
Dipartimento istruzione e cultura della Provincia autonoma di
Trento, le autorità scolastiche trentine sono state informate
dalla Procura di Bari con una telefonata.
Come previsto in questi casi, non appena arriverà una
comunicazione formale del procedimento giudiziario a carico
dell'insegnante verrà aperto l'iter disciplinare, che dovrebbe
portare alla sospensione dal lavoro e, nel caso le accuse
trovassero riscontro, al licenziamento.
Resta da capire se l'autorità giudiziaria farà accertamenti
su eventuali episodi avvenuti anche durante i mesi di permanenza
in Trentino.
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