"Non mi pare la questione del lupo
in Trentino possa essere trattata con una campagna di
abbattimenti: nel 2022 deve esserci la capacità politica di
prevedere dei percorsi di convivenza con la fauna selvatica,
come avviene in America del Nord". Così, il sindaco di Folgaria,
Michael Rech, intervenendo a conclusione della seduta tematica
del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in provincia
di Trento. "Voglio precisare - ha aggiunto - che la comunità di
Folgaria non ha risposto in maniera scomposta all'uccisione del
cane lasciato libero dal padrone, sabato scorso. Tutt'altro, ha
recepito quanto accaduto con apprensione e ha espresso
solidarietà alla persona coinvolta, chiedendo risposte sulla
gestione dei grandi carnivori".
"L'identità delle popolazioni di montagna non comprende al
momento la convivenza con lupo, che si considerava estinto da
oltre cento anni. Per la celerità con la quale la specie si è
diffusa recentemente, abbiamo quindi rilevato la mancanza di
un'adeguata comunicazione tra la popolazione e gli ospiti sulla
convivenza e sulla gestione ambientale", ha poi detto Rech, che
ha chiesto di avviare un confronto continuo tra gli enti locali,
l'amministrazione provinciale e le istituzioni nazionali
sull'argomento.
A quanto riferito all'ANSA dal sindaco di Folgaria, il
comportamento tenuto dal branco durante l'episodio di sabato
scorso non è considerato anomalo dagli esperti intervenuti
durante la riunione del comitato, in quanto i cani domestici
sono visti dai lupi come delle prede.
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