Una settantina di persone, tra
studenti, esponenti politici e portavoce di associazioni locali,
hanno manifestato in via Verdi, a Trento, contro la legge che
prevede l'alternanza scuola-lavoro. L'iniziativa, promossa
dall'Unione degli universitari di Trento (Udu) e dalla Rete
degli studenti medi, si inseriva nell'ambito della mobilitazione
nazionale in ricordo di Lorenzo Parelli, il 18enne rimasto
ucciso durante lo stage in provincia di Udine. Hanno aderito
alla manifestazione Cgil, Cisl e Uil del Trentino, Unitin,
Futura Trento e le sezioni provinciali di Arci, Anpi, Arcigay,
Rifondazione comunista e Forum Mimmo Lucano.
"Quanto accaduto a Udine è un fatto gravissimo e una
tragedia, ma è anche sintomatico di un sistema sbagliato, da cui
emergono due grandi emergenze per il Paese: la questione della
sicurezza sul lavoro e gli stage scolastici. Gli studenti
vengono mandati in luoghi di lavoro che troppo spesso non sono
sicuri, con una logica sbagliata di sottrarre ore di studio a
favore dell'inserimento in un'azienda per lavorare gratis", ha
spiegato all'ANSA il portavoce di Udu, Federico Amalfa.
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