Nell'ambito dell'azione di
prevenzione e contrasto alle diverse forme di lavoro nero ed
irregolare, la Guardia di finanza della Compagnia di Merano,
insieme ai funzionari dell'Inps di Bolzano e dell'Ispettorato
del Lavoro di Bolzano, hanno scoperto delle gravi irregolarità
nell'assunzione di 24 lavoratori da parte di due società
meranesi, amministrate dalla stessa persona, anch'egli residente
nella città sul Passirio. Impiegavano dipendenti che risultavano
formalmente assunti da tre società di Roma ma che, attraverso
contratti d'appalto di servizi, lavoravano effettivamente in un
bar e in un hotel situati nel meranese.
Le Fiamme Gialle hanno appurato che questi contratti
d'appalto erano fittizi in quanto i lavoratori assunti dalle
tre società capitoline erano completamente diretti e organizzati
dall'imprenditore altoatesino, sia per quanto
attiene all'organizzazione dei turni di lavoro e alle mansioni
da svolgere, sia con riguardo alla pianificazione
delle ferie e dei permessi. I dipendenti, intervistati in
merito, hanno dichiarato addirittura di non sapere di essere
stati ingaggiati dalle società romane, ritenendo che le stesse
si occupassero solo di predisporre le buste paga. Oltre alla
contestazione amministrativa, i rappresentanti legali delle
società coinvolte sono stati denunciati anche
per l'ipotesi di reato di "somministrazione fraudolenta di
manodopera", punito con l'ammenda di 20 euro per
ciascun lavoratore fraudolentemente somministrato, moltiplicata
per le giornate di lavoro prestate. Tra contributi
non versati e sanzioni, i responsabili delle società romane e il
gestore dei due esercizi commerciali (bar e hotel)
dovranno corrispondere più di 400.000 euro.
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