Al 31 dicembre 2021, le
attività economiche guidate da donne, iscritte al Registro delle
imprese della Camera di Commercio di Trento, erano 9.438, pari
al 18,4% delle 51.183 unità operanti in provincia. Emerge da
un'analisi dell'Ufficio studi della Camera di commercio di
Trento. Nonostante la loro incidenza sul totale sia ancora
inferiore al dato nazionale (22,1%) e a quello del Nord Est
(20,5%), negli ultimi cinque anni le imprese femminili hanno
evidenziato un dinamismo che trova riscontro in un tasso di
crescita del 3,0% (a fronte della contrazione dello stock delle
imprese provinciali dell'1,1%). Malgrado le incertezze, legate
all'emergenza sanitaria, che hanno segnato il contesto economico
locale, la consistenza del numero di imprese controllate da
donne ha registrato un aumento anche rispetto al 2020 (+2,3%).
Nel corso del 2021, in provincia di Trento, sono state avviate
643 attività gestite da donne, mentre le cessazioni in questo
stesso periodo sono state 444, con un saldo positivo di 199
unità. Il settore in cui opera il maggior numero di imprese
femminili è l'agricoltura (1.967 unità) che, insieme al
commercio (1.836 unità) e al turismo (1.555 unità), rappresenta
circa il 57% dell'attività economica femminile dell'intera
provincia.
Tra le caratteristiche del sistema produttivo al femminile -
segnala la Camera di commercio - emerge una rilevante presenza
di imprese giovanili e straniere. Il 12,5% delle imprese
femminili, infatti, è guidato da under 35 (1.179 unità in valore
assoluto). Le imprese straniere sono, invece, il 10,6% del
totale delle imprese gestite da donne (996 unità). Nel 2021,
1.815 attività economiche femminili erano imprese artigiane (il
19,2%). Si tratta, in oltre l'85% dei casi, di imprenditrici che
hanno costituito una ditta individuale e che svolgono la loro
attività prevalentemente nei servizi alla persona.
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