Nell'ambito di un sopralluogo il
presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher,
l'assessora al sociale, Waltraud Deeg, e l'assessore alla
protezione civile, Arnold Schuler, hanno constatato lo stato dei
preparativi in corso presso il Centro di prima accoglienza di
Bolzano Sud ed hanno ringraziato i cooperatori e le cooperatrici
presenti per i numerosi aiuti forniti in tutto l'Alto Adige.
Opinione unanime è che in questi giorni è stata manifestata una
grande volontà di prestare aiuto e che la sfida, adesso, è di
procedere in maniera coordinata informando le persone in modo
corretto ed esaustivo.
Un tema importante dell'incontro di coordinamento è stato il
lavoro di mediazione linguistica e culturale. A tal fine sarà
creato un Ufficio centrale di informazione che sarà coadiuvato
dall'Ufficio provinciale educazione permanente della
Ripartizione cultura tedesca. Per quanto riguarda la questione
dell'assistenza scolastica ed extrascolastica ai bambini,
attualmente si sta pensando di creare classi di accoglienza
separate per consentire una migliore transizione possibile e,
qualora fosse necessario, prepararli al prossimo anno
scolastico. A fine riunione è emerso l'unanime pensiero che
complessivamente siamo a buon punto ma, per rispondere alle
sfide poste dalla possibile ondata di rifugiati, avremo ancora
bisogno di molta iniziativa privata, solidarietà e volontà di
aiutare.
La rete altoatesina di aiuti all'Ucraina viene costantemente
ampliata e rafforzata. La ricerca di immobili atti
all'accoglienza delle persone provenienti dall'Ucraina è in
pieno svolgimento. Ulteriori offerte sono già in fase d'esame,
così come la chiusura di relativi contratti. È stato inoltre
trattato il tema dell'assistenza sanitaria per le persone in
arrivo. Si è chiarito che verranno sottoposte a un test Covid
nel Centro di prima accoglienza presso la Fiera di Bolzano e che
verranno inoltre registrate nel sistema sanitario provinciale.
Prestazioni di servizio verranno inoltre fornite presso i
Distretti sanitari. Esiste la possibilità di somministrare la
vaccinazione anti-Covid così come l'offerta vaccinale di base
quale assistenza sanitaria preventiva presente in Alto Adige.
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