Il Comune di Bolzano gioca di
squadra e chiama a raccolta le società sportive del capoluogo
per favorire l'inserimento e la pratica sportiva dei giovani
profughi ucraini in fuga dalla guerra ed ora ospitati a Bolzano.
Stamane in municipio il sindaco Renzo Caramaschi e l'assessore
comunale allo sport Juri Andriollo hanno presentato
un'iniziativa che vede coinvolte attivamente numerose società
sportive del capoluogo impegnate nelle varie discipline; calcio,
basket, tennis, rugby, volley ma non solo. L'obiettivo è quello
di consentire ai giovani ucraini arrivati in questi drammatici
giorni di guerra a Bolzano di sentirsi accolti, offrendo loro la
possibilità di praticare sport favorendo indirettamente anche
occasioni d'integrazione in una per loro completamente nuova e
sconosciuta realtà, quale quella che stanno vivendo attualmente.
In municipio stamane anche dirigenti del CONI e presidenti di
società sportive che, oltre al plauso per l'iniziativa del
Comune, hanno ciascuno ben illustrato e chiarito il valore dello
sport come forma di aggregazione e occasione di crescita
individuale.
"Si tratta di un piccolo contributo - ha detto il sindaco -
ma lo riteniamo importante. Una forma di solidarietà, un
attestato di vicinanza rivolto in questo caso ai giovani che
hanno dovuto fuggire dalla loro terra e che si trovano ora
momentaneamente accolti qui da noi, con la speranza che i venti
di guerra possano cessare al più presto. A Bolzano ad oggi sono
circa 150 i giovani profughi ucraini. Lo sport può mitigare le
sofferenze e può rappresentare davvero un'opportunità per
sentirsi parte integrante della nostra comunità consentendo loro
di vivere un po' di quella normalità così bruscamente e
brutalmente interrotta dalla guerra".
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