Il valore della produzione della
Federazione provinciale degli allevatori del Trentino nel 2021
ha raggiunto la cifra di 15,4 milioni di euro e un utile di
74.000 euro. È quanto emerso - informa una nota - dall'assemblea
annuale dei soci.
"In generale il 2021 ha risentito ancora dell'appesantimento
su tutte le attività causato dalla pandemia. Dall'autunno si è
aggiunto l'aumento dei costi energetici che ha determinato un
+25% della voce anno su anno, a chiusura dell'esercizio.
L'attuale andamento fa prevedere, per il 2022, un raddoppio
del conto per gas, elettricità e trasporti", ha precisato il
direttore Massimo Gentili, evidenziando un quadro complessivo
buono.
L'attività tecnica della federazione, che raccoglie 1.115
soci allevatori trentini, è proseguita in linea con gli anni
precedenti. Il personale ha eseguito 7.210 prime visite mensili
in allevamento con registrazione, oltre 181.000 rilievi
produttivi, 19.355 parti, 7.175 identificazioni, 185.000 analisi
di campioni di latte e oltre 28.000 movimentazioni. Il centro di
produzione seme bovino Alpenseme, a Toss di Ton, si è confermato
tra i migliori a livello nazionale sia per quantità, sia per
qualità del seme prodotto. Il punto vendita ha chiuso
complessivamente in linea con il 2019. "La proposta di carni e
prodotti trentini ha raccolto il favore dei consumatori:
l'aumento delle vendite al dettaglio ha compensato il calo del
settore ingrosso ristorazione causato dal Covid", ha spiegato il
direttore.
In Trentino, il settore conta 708 allevamenti di bovini, con
19.696 vacche da latte, 90 allevamenti ovocaprini (per 2.300
capi), 390 allevamenti di cavalli iscritti al libro genealogico
haflinger e norico e 12 allevamenti di conigli.
"Per il futuro è grande la preoccupazione per il livello dei
costi raggiunti dagli alimenti per il bestiame e i prodotti
energetici. Una situazione che ha notevolmente incrinato la
stabilità delle nostre aziende. Se guardiamo ai primi mesi del
2022 è difficile dare un messaggio positivo: i nostri caseifici
fanno fatica a scaricare sul consumatore tutti i rincari, con il
rischio concreto che il nostro prodotto rimanga sugli scaffali
dei supermercati", ha detto il presidente Giacomo Broch.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA