È più che concreto - ha spiegato in
conferenza stampa Cinzia Mazzacca (foto), segretaria provinciale
della Flc del Trentino - il rischio che il prossimo anno
scolastico il Trentino abbia da fare i conti con una vera e
propria fuga degli insegnanti specializzati in sostegno. Il 12
maggio, infatti, nel resto d'Italia si sono aperte le
graduatorie provinciali per chi ha il titolo di specializzazione
(Tfa) e grazie ad un recente emendamento inserito nel Mille
Proroghe tutti gli insegnanti specializzati in sostegno inseriti
nelle graduatorie di altra provincia o che intendono inserirsi
cancellandosi dalle graduatorie trentine, al termine di un anno
d'insegnamento, potranno entrare in ruolo con contratto a tempo
indeterminato senza dover superare anche un ulteriore concorso.
Se Roma è intervenuta per sanare la situazione, nulla ha fatto
la Provincia di Trento, attacca il sindacato, che chiede di
assumere a tempo indeterminato gli specializzati in sostegno,
anche se privi dell'abilitazione.
Per il prossimo anno i posti per il corso di specializzazione
Tfa-sostegno all'Università di Trento sono 40 per la scuola
media e 35 per le superiori. "Già questi numeri sono
insufficienti in quanto quasi la metà degli specializzati ogni
anno va via dal Trentino e, comunque, non coprono alle medie
neanche i posti per il ruolo", sottolinea Mazzacca. I posti a
tempo indeterminato sono 47 alle medie e 8 alle superiori, ma
questi numeri possono aumentare perché ogni anno ci sono
trasferimenti e docenti che decidono di spostarsi dal sostegno
all'insegnamento della disciplina. Oltre alle cattedre per il
ruolo ci sono le supplenze annuali: alle medie più di 70
cattedre disponibili, alle superiori più di 30. Se consideriamo
inoltre che negli istituti di formazione professionale i docenti
specializzati non ci sono nonostante tantissimi alunni fragili
si iscrivano in queste scuole, è facile capire che il fabbisogno
reale sarebbe ancora maggiore. Le graduatorie per immissioni in
ruolo, bacino da cui attingere per le cattedre vacanti, sono
vuote e anche l'attuale concorso ordinario non fornirà un numero
sufficiente di docenti per il sostegno. Il tutto mentre la
Provincia sta ancora pensando cosa fare, denuncia Flc.
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