"I trentini hanno ben presente i
valori che hanno ispirato nell'immediato dopoguerra il processo
di costruzione della nostra Repubblica: 76 anni fa anche i
trentini scelsero i valori della libertà e della democrazia,
contribuendo a quel processo che avrebbe poi portato a
riconoscere la 'specialità' della nostra Regione. È grazie a
questi valori che la nostra comunità ha saputo affrontare le
tante difficoltà che sono sopraggiunte, da ultimo la calamità
Vaia e la lunga emergenza Covid". Così, il presidente della
Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, alla cerimonia
per celebrare la Festa della Repubblica italiana, tenutasi in
piazza del Duomo, a Trento. Fugatti ha inoltre invitato le
istituzioni a "lavorare per la ricerca della pace".
Alla cerimonia è intervenuto anche il commissario del Governo
per la provincia di Trento, Gianfranco Bernabei, il vescovo,
Lauro Tisi, e il sindaco di Trento, Franco Ianeselli. "Poche
date della storia italiana siano state cruciali come il 2 giugno
del 1946. Ripensando a quel tempo, considerando i drammi che
stiamo vivendo, non posso non auspicare che noi tutti oggi
recuperiamo un po' dell'energia creativa, dello spirito
innovatore e della fiducia di quei giorni", ha detto Ianeselli,
ricordando il ruolo delle donne nella costruzione della
Repubblica.
Diverse cerimonie per il 76/o anniversario della Repubblica
italiana si sono tenute anche in Alto Adige, iniziate con
l'alzabandiera a Laives e proseguite in piazza Walther, a
Bolzano, dove il commissario del Governo per la Provincia di
Bolzano, Vito Cusumano, ha letto il messaggio del presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella, e dove è stata allestita
un'esposizione di mezzi e delle forze dell'ordine.
Durante le celebrazioni, sia a Trento, sia a Bolzano, sono
stati consegnati i diplomi di cavaliere al merito della
Repubblica e le medaglie d'onore.
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