In seguito al parere favorevole da
parte del Ministero della transizione ecologica sul progetto di
fattibilità tecnico-economica della circonvallazione ferroviaria
di Trento, arrivato nei giorni scorsi, gli esponenti di Comune e
Provincia autonoma si sono incontrati con i rappresentanti di
Rete ferroviaria italiana per fare il punto sulle indicazioni
contenute nelle delibere consiliari. In particolare - si
apprende - il confronto si è soffermato sulle prescrizioni di
cui tenere conto entro la conclusione della conferenza dei
servizi, ovvero l'integrazione del progetto con la previsione di
un "camerone" nella parte nord della galleria, per consentire
l'uscita verso l'ex Scalo Filzi e il proseguimento del tunnel
ferroviario verso nord, e l'impegno a sottoscrivere un
protocollo d'intesa per l'istituzione di un osservatorio
congiunto per l'ambiente e la sicurezza del lavoro.
La proposta di Rfi recepisce la prescrizione del Comune,
prevedendo che il progetto di fattibilità sia aggiornato con
l'allargamento del tracciato in galleria ("camerone") verso
l'uscita in corrispondenza dell'ex Scalo Filzi, per consentire
la prosecuzione verso nord e lo scambio per i treni che
usciranno verso l'Interporto di Trento. L'impegno di Rfi si
estende anche al prolungamento massimo possibile verso nord
della parte interrata, per un tratto di 165 metri.
È invece in fase di istituzione l'osservatorio ambientale e
per la sicurezza del lavoro, sottoscritto solo da Comune e
Provincia.
La procedura per l'approvazione del Pfte proseguirà con la
chiusura della conferenza dei servizi e l'inoltro delle proposte
conclusive, elaborate alla luce di tutti i pareri espressi e
delle osservazioni presentate, al comitato speciale del
Consiglio superiore per i lavori pubblici. Il provvedimento
finale è atteso entro il mese di giugno.
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