L'assemblea della Federazione
trentina della cooperazione, organizzazione che rappresenta 436
imprese, 290.000 soci, ha approvato i bilanci 2021, che vedono
un valore della produzione in crescita (da 3 a 3,25 miliardi di
euro) e un aumento del patrimonio netto (da 2,6 a 2,7 miliardi
di euro). Le persone occupate sono oltre 24mila.
La relazione del presidente Roberto Simoni - si legge in una
nota - ha preso in esame tutti i fattori di incertezza,
dall'inflazione all'exploit dei costi di energia e materie
prime, ma ha anche esortato a reagire puntando sulla forza del
sistema e sulla capacità di rispondere ai bisogni della
comunità. "Le varie crisi hanno messo in luce la necessità di
ripensare al modello di società e di sviluppo, che non potrà
essere declinato solo sulla ricchezza materiale, ma dovrà tenere
conto dello sviluppo umano integrale e del benessere della
comunità. È la rivincita del capitale umano su quello
finanziario e qui la cooperazione ha molto da dire", ha detto
Simoni.
Le possibili linee d'azione individuate da Simoni sono tre:
la transizione ecologica, la giustizia intergenerazionale e il
nuovo welfare. "Tutti settori - ha specificato - dove la
cooperazione può giocare un ruolo importante".
L'assemblea ha quindi eletto due consiglieri in sostituzione
di Renzo Marchesi e di Adriano Orsi, entrambi decaduti dal loro
incarico rispettivamente in Concast Trentingrana e in Cassa
Rurale Alta Vallagarina. Al loro posto entrano in cda della
Federazione Stefano Albasini, nuovo presidente di Trentingrana,
e Maurizio Maffei, neoeletto presidente della Cassa Rurale
Vallagarina.
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