Il personale medico dell'Azienda
provinciale per i servizi sanitari (Apss) di Trento è aumentato
nel corso degli ultimi due anni dell'8%, mentre quello sanitario
del 9%. Lo conferma l'indagine effettuata dal direttore
generale, Antonio Ferro, su indicazione dell'assessore alla
salute Stefania Segnana. L'indagine, che prende in esame il
periodo compreso tra il gennaio 2019 e il giugno 2022, è stata
presentata in conferenza stampa.
A quanto riportato, la dotazione teorica è passata da 890
medici nel gennaio 2019, di cui 846 a tempo indeterminato (per
una copertura del 95%), a 963 medici nel giugno 2022, di cui 868
a tempo indeterminato (90%). L'aumento delle dotazioni è pari
all'8%. Il personale composto da infermieri, ostetriche, Oss e
tecnici di radiologia, nello stesso intervallo, è passato da una
dotazione teorica di 3.874 unità, per il 97% a tempo
indeterminato (3.749 professionisti), a 4.223 nel giugno 2022,
per il 96% a tempo indeterminato (4.054). L'incremento delle
dotazioni corrisponde al 9%. Nei prossimi 5 anni è invece
previsto il pensionamento obbligatorio per 72 medici di medicina
generale.
"I dati - ha commentato Ferro - mostrano che il sistema di
attrattività funziona, e che l'azienda sanitaria trentina è
attrattiva. Stiamo inoltre mettendo in atto azioni per andare a
sopperire le carenze di medici in alcuni settori".
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