Riduzione del 20% dei prelievi
irrigui a livello distrettuale rispetto ai valori medi
dell'ultima settimana. Aumento dei rilasci dai grandi laghi
alpini (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) pari al 20% rispetto
al valore odierno. Sono le misure definite e che torna a
chiedere l'Autorità distrettuale del fiume Po-Ministero della
Transizione Ecologica, "al fine di sostenere le portate del Po
nel tratto di valle per assicurare l'uso idropotabile della
Provincia di Ferrara, della Provincia di Ravenna e della
Provincia di Rovigo. E per contrastare la risalita del cuneo
salino nelle acque superficiali e sotterranee riducendo, al
contempo, i rischi di potenziali impatti negativi sullo stato
ambientale dei corpi idrici.
L'Autorità chiede anche una verifica da parte della Regione
Piemonte (con particolare riguardo al bacino del Toce) e della
Regione Valle d'Aosta della possibilità di rilasci aggiuntivi
giornalieri dagli invasi idroelettrici, in modo analogo a quanto
già effettuato in Regione Lombardia e nella Provincia autonoma
di Trento. "Si invitano pertanto le Regioni ad assumere, nelle
opportune sedi decisionali, provvedimenti adeguati per
l'attuazione delle misure", scrive l'Autorità.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA