"Noi imprenditrici e imprenditori
siamo ottimisti per natura, guardiamo fiduciosi al futuro
nonostante le preoccupazioni. Ma da soli non ce la faremo.
Questo è il tempo della solidarietà. Solo insieme possiamo
salvaguardare i posti di lavoro, garantire una retribuzione
equa". Lo ha detto Heiner Oberrauch, presidente di
Assoimprenditori Alto Adige, nella sua relazione all'assemblea
dell'associazione industriale, che ha aperto rivendicando
l'"orgoglio non solo di essere industriali, ma anche
industriosi".
"Le sfide - meglio, le crisi - legate alla pandemia, al
cambiamento climatico, alla dipendenza energetica si possono
affrontare solo con l'innovazione", sottolineando che
"l'innovazione si fa soprattutto all'interno delle imprese".
"In Alto Adige, in Italia e in Europa, l'industria è un asset
strategico per il funzionamento dell'intero sistema. Di più:
l'industria è strategica per il futuro", ha rivendicato ancora
Oberrauch, lamentando che "il pensiero comune, ma anche la
pubblicità di Idm suggeriscono che le mele sono il principale
prodotto dell'export altoatesino". "Ma le mele rappresentano
solo l'8 per cento. L'85 per cento delle esportazioni, cioè
dieci volte tanto, è generato dall'industria", ha obiettato,
avvertendo, però, subito che "abbiamo bisogno di tutti i settori
dell'economia, della nostra agricoltura, del nostro turismo, del
nostro artigianato, del nostro commercio e dei nostri servizi. E
naturalmente del nostro settore pubblico, che è efficiente".
La crisi, però, morde. "Interi comparti economici temono per la
loro esistenza - ha ribadito il presidente di Assoimprenditori -
Abbiamo il dovere di attirare l'attenzione su una recessione
ormai alle porte e di chiedere un'azione rapida, perché il
benessere, il gettito fiscale e i posti di lavoro sicuri sono in
larga parte generati da queste aziende assieme ai loro
collaboratori e alle loro collaboratrici".
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