Sono stabili ma ancora molto gravi le condizioni del carrozziere che ieri, a Perugia, ha sparato alla ex compagna, al figlio che aveva in braccio e ad un'amica della donna. Stesso quadro per la ex convivente dell'uomo. Entrambi sono ricoverati con riserva di prognosi nel reparto di rianimazione dell'ospedale perugino.
A riferire delle loro condizioni è l'ufficio stampa dell'azienda ospedaliera di Perugia. Ricoverata invece in condizioni molto meno gravi nel reparto di otorinolaringoiatria, l'amica della donna ferita, raggiunta alla mascella da uno dei colpi di pistola. Secondo il direttore del reparto Giampietro Ricci, la paziente "non avrà conseguenze né sotto il profilo estetico né per quello funzionale".
Potrebbe essere dimessa nel giro di sei, sette giorni. La donna, stamani, ha ricevuto la visita del sindaco di Perugia, Andrea Romizi. Il carrozziere ieri aveva sparato dopo una discussione con la ex compagna. Aggressione avvenuta davanti alla casa dell'amica con la quale doveva recarsi in piscina. Dopo il diverbio - secondo le indagini condotte dai carabinieri - le due donne e il bambino, di poco più di due anni e ora ricoverato all'ospedale Meyer di Firenze, erano salite in auto. A quel punto l'uomo gli aveva sparato contro quattro colpi di pistola, ferendo le due donne e il bambino gravemente. Aveva quindi rivolto l'arma, una Beretta calibro 9 semiautomatica regolarmente denunciata, contro la propria testa, facendo di nuovo fuoco e tentando il suicidio.