"In uno scenario come quello attuale con dati allarmanti, non si può condividere una sentenza che 'depenalizza' materialmente e moralmente chi fa uso di sostanze, consente la coltivazione e produzione ad uso proprio, ma soprattutto non tiene conto delle conseguenze che l'uso e l'abuso possono provocare": a dirlo è la Comunità Incontro di Molino Silla di Amelia che prende le distanze dalla sentenza della Cassazione sulla coltivazione domestica della cannabis.
In un comunicato Molino Silla ribadisce "categoricamente il no corale alle droghe di qualsiasi tipo e quantità". "Si tratta di un messaggio distorto ed errato - commenta la Comunità Incontro in merito alla sentenza -, particolarmente nei confronti delle fasce più vulnerabili, come i giovani, nei quali si evidenzia un significativo incremento nell'uso di ogni tipologia di sostanza, con particolare diffusione degli oppioidi sintetici facilmente reperibili in rete".