"Accendere un faro su Acciai speciali
Terni". E' l'appello dei sindacati alla politica in un'audizione
alla Commissione Attività produttive della Camera, i quali
esprimono preoccupazione per il futuro dell'azienda del gruppo
Thyssenkrupp, che ha chiuso il bilancio in perdita di 1,8
milioni di euro, e della siderurgia nel Paese, anche a seguito
della vertenza Ilva.
"Veniamo da un accordo molto sofferto sottoscritto al Ministero
dello Sviluppo economico nel dicembre 2014 dove c'erano due
cardini: 2.350 occupati diretti e un milione di tonnellate
l'anno di acciaio fuso, che per la prima volta non
raggiungeremo", spiega il segretario generale della Fiom Cgil di
Terni, Alessandro Rampiconi. "Il non raggiungimento di quei
parametri, anche a causa dell'importazione di bramme
dall'Indonesia - aggiunge Rampiconi - mette in discussione
l'intero accordo e la sopravvivenza di almeno una linea
produttiva del sito".
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