/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Operazione 'Gluten free', Gdf sventa truffa sanitaria

Operazione 'Gluten free', Gdf sventa truffa sanitaria

Società chiede rimborsi non dovuti per 330 mila euro. Denuncia

PERUGIA, 24 luglio 2020, 10:03

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Avrebbe messo in atto una truffa finalizzata a fruire di specifici rimborsi previsti per agevolare le persone che soffrono di celiachia, il rappresentante di una società che è stato denunciato dai finanzieri del comando provinciale di Perugia, al termine di un'articolata indagine.
    La società, regolarmente accreditata presso la Usl, richiedeva i rimborsi previsti dalla normativa di settore, certificando di avere venduto prodotti che, in realtà, non erano mai stati ceduti. In alcuni casi, il beneficio è stato chiesto per prodotti venduti a soggetti che non avevano diritto ad alcun rimborso.
    A completamento del quadro - secondo la Gdf - l'azienda riconosceva ai clienti "abbuoni" e agevolazioni vietate dalla normativa di settore, concedendo agli acquirenti (quelli veri) dei vantaggi indebiti che, di fatto, potevano essere considerati una forma di concorrenza sleale.
    Ammontano a 330 mila euro le somme indebitamente richieste dalla società, relative alla vendita (in certi casi mai avvenuta) di più di 63 mila prodotti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza