Un parere definitivo sullo
svolgimento dal 16 al 25 ottobre di Eurochocolate ancora non
c'è, e mentre aspetta, il patron Eugenio Guarducci dice: "noi
bandiera bianca non l'alziamo finché qualcuno per iscritto ci
comunica che non si può fare". In attesa delle ultime
valutazioni tecniche al piano sicurezza, è stata presentata
l'iniziativa #recoveryfond con le casette Choco in casa. Due
tipologie, acquistabili on line e che saranno recapitate a
domicilio.
All'interno delle casette diversi prodotti, anche di aziende
artigianali locali. Così Eurochoclate punta ad "aiutare un
comparto duramente colpito" ed "allentare la pressione dei
visitatori sulla città".
È stato intanto messo a punto un piano di gestione flussi.
"Attraverso il quale si va in contro alle esigenze di
contingentamento che un evento come il nostro deve prevedere
nelle giornate di maggiore afflusso", afferma Guarducci. Il
piano anti-covid, che comporta rispetto agli anni passati un
aggravio di spesa di 100 mila euro - è stato detto - per la
manifestazione, prevede per i visitatori che arriveranno in
città nei due fine settimana l'acquisto di un pacchetto con
annesso anche un biglietto di riconoscimento per l'accesso agli
stand. Così sarà garantita la tracciabilità nell'area evento
delimitata da 14 varchi, con corsie preferenziali per il libero
accesso dei residenti e un preciso rapporto tra visitatori e
metri quadrati a seconda delle zone.
"Un modello così non è mai stato realizzato, potrebbe essere
di riferimento in Italia", ha detto Guarducci che esclude
soluzioni alternative per lo svolgimento di Eurochocolate. "Il
luogo più sicuro - ha sostenuto - rimane il centro. Ci saranno
400 persone che controlleranno fra stand e accessi".
Una stima sulle presenze, sulla base del piano, parla di un
massimo di 8 mila visitatori in contemporanea.
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