"Coltivo la marijuana per mio
figlio, che ne è un grande consumatore. Così evito che la compri
da persone poco raccomandabili": è con queste parole che -
secondo quanto riferiscono gli investigatori - si è giustificato
un sessantaseienne di Terni, sorpreso dai carabinieri a detenere
in casa una serie di piante e 1,2 chili complessivi di
stupefacente. L'uomo, incensurato, è stato posto ai domiciliari,
mentre il figlio convivente di 28 anni, già in precedenza
segnalato alla prefettura come assuntore, è stato denunciato per
detenzione ai fini di spaccio.
Il sessantaseienne è stato individuato dai militari della
stazione di Terni a conclusione di un'attività di indagine tesa
a verificare la presenza di coltivazioni di marijuana nelle
campagne nei dintorni del capoluogo. I carabinieri hanno quindi
proceduto alla perquisizione dell'abitazione rurale dell'uomo,
trovando in cantina una serie di piante di marijuana appese a
testa in giù per l'essiccazione ed altra sostanza già
confezionata in barattoli di vetro. In giardino è stata scoperta
anche un'altra pianta di canapa indiana, residuo della
coltivazione estiva, dell'altezza di circa due metri. Oltre alla
sostanza i militari hanno trovato un bilancino di precisione,
una macchina per il sottovuoto ed una bilancia, ritenuti
utilizzati utilizzate per il confezionamento in dosi dello
stupefacente e la successiva vendita.
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