Dal 20 ottobre e fino al 14 novembre la Regione Umbria ha regolamentato in maniera restrittiva, dove non previsto dal Dpcm, alcune "situazioni importanti" per la prevenzione e il contenimento della diffusione del Covid-19. Dalle scuole (didattica a distanza giornaliera prevista per il 50% degli studenti delle scuole superiori) ai trasporti (riduzione dell'indice di riempimento dei mezzi che dall'80% previsto per legge sarà portato al 60%) fino ai centri commerciali (contenimento del numero di persone, rispetto alla superficie, che possono accedere contemporaneamente). La presidente della Regione, Donatella Tesei, insieme agli assessori della Giunta regionale, ha illustrato nel corso di una videoconferenza stampa i nuovi provvedimenti, "misure restrittive che vanno ad aggiungersi a quelle contenute nel Dpcm".
"Alla luce delle interlocuzioni avute in conferenza Regioni e con il governo - ha ricordato Tesei - è stato emanato il nuovo Dpcm che è efficace anche nella nostra regione ed è un provvedimento a cui siamo tenuti tutti ad adeguarci. Le Regioni, in base al decreto legge, possono solo operare per restringere per contrastare la seconda ondata. Noi siamo preoccupati di andare a contrastare tutti i fenomeni di assembramento che sono la causa principale della diffusione del virus, con i giovani che poi che lo riportano a casa tra le persone più fragili".
"Tutto questo - ha proseguito - deve essere accompagnato da un sistema di controlli".
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