"Il Governo continua a promuovere
decreti senza alcuna logica, causando disagi sia ai lavoratori
che ai cittadini": a dirlo il presidente della seconda
Commissione dell'Assemblea legislativa, Valerio Mancini, e il
capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli. "Con il Dpcm del 24
ottobre - aggiungono -, l'Esecutivo ha predisposto che gli
esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle
aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade,
restino aperti, ma non ha fatto menzione alle strutture di
ristoro che operano lungo le strade statali. I provvedimenti
adottati dal Governo dovrebbero essere il risultato di uno
studio attento di tutto il territorio nazionale ma siamo
costretti a constatare ancora una volta la parzialità e
l'incoscienza che stanno alla base di ogni misura predisposta da
questo esecutivo per contenere la pandemia".
"In Umbria - hanno ricordato Mancini e Pastorelli -
l'Autostrada percorre marginalmente soltanto la zona sud
occidentale del territorio, pertanto ci sono strade statali,
come ad esempio la E45, classificata come Strada Europea, o la
75, che risultano arterie fondamentali per il traffico regionale
e interregionale".
"Ho presentato un'interrogazione al Governo - ha quindi
annunciato il segretario della Lega Umbria, on. Virginio Caparvi
- affinché venga tutelata la sicurezza degli autotrasportatori,
che passa anche per dei punti di ristoro lungo le strade
statali, con annessi servizi, di cui l'Umbria è sprovvista dalle
18 alle 5 del mattino. Riteniamo opportuno che il Governo si
impegni a uniformare le misure contenute nell'ultimo DPCM,
consentendo l'apertura degli esercizi di ristoro anche nelle
strade statali della Regione Umbria".
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