"Dall'enogastronomia alla cultura
ci deve essere un filo conduttore che si chiami Umbria. Brand
Umbria": a dirlo è l'assessore regionale al turismo, Paola
Agabiti. Che con l'ANSA immagina il futuro turistico della
regione una volta superata la pandemia.
"L'emergenza Covid - spiega Agabiti - ha condizionato la
programmazione, ma in questi 14 mesi abbiamo comunque posto le
basi per una nuova strategia nella promozione e nella
valorizzazione delle nostre bellezze storiche, artistiche e
ambientali. L'obiettivo è creare una volta per tutte questo
brand Umbria che metta a sistema le risorse del territorio così
da essere riconoscibile sia a livello nazionale quanto sui
palcoscenici internazionali del turismo".
Per l'assessore "il 2021 rischia di essere purtroppo un anno
di transizione, ma il 2022 lo vedo come l'anno della
consacrazione turistica dell'Umbria".
Agabiti evidenzia che il "suo" Assessorato "dialoga"
costantemente con quello all'agricoltura guidato da Roberto
Morroni. "Una terra come la nostra - sottolinea - deve puntare
tutto sull'arte, sulla storia e sui paesaggi, ma anche sulle sue
eccellenze enogastronomiche. Lo deve fare attraverso una
promozione mirata e di ampio respiro. Dobbiamo portare l'Umbria
nel mondo e lo dobbiamo fare con i canali giusti della
comunicazione, come abbiamo fatto nel maggio scorso quando,
seppur ancora l'Italia era zona rossa, noi abbiamo bruciato
tutti sul tempo e abbiamo iniziato a promuovere l'Umbria
attraverso le tv nazionali e altri mezzi di comunicazione. Il
risultato - ricorda Agabiti - è stato di avere registrato
presenze turistiche importanti nei mesi estivi, salvando in
parte la stagione nonostante la pandemia".
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